Un nuovo passo per la sicurezza: la Valle d’Aosta adotta un innovativo piano per la gestione delle MaxiEmergenze
- Segreteria SISMAX
- 15 lug
- Tempo di lettura: 2 min

Siamo particolarmente orgogliosi di poter dire di aver aggiunto un “pin” sulla nostra cartina dell’Italia, integrando anche la Valle d’Aosta tra le nostre regioni simpatizzanti. Non si tratta solo di una delle regioni più suggestive e ricche di storia d’Italia, ma anche di un territorio che ha scelto con coraggio e lungimiranza di rafforzare il proprio sistema di risposta alle grandi emergenze.
Proprio in questi giorni, infatti, l’Azienda USL della Valle d’Aosta ha adottato un nuovo piano per la gestione delle maxiemergenze, fondato su tre pilastri fondamentali: organizzazione, prontezza operativa ed efficacia dell’intervento. Un sistema moderno, pensato per garantire una risposta tempestiva e coordinata anche nelle situazioni più complesse e critiche, in cui ogni secondo conta.
Ma chi ha progettato questo modello operativo? Siamo felici di annunciare che il nostro team è stato scelto per accompagnare la Valle d’Aosta in questo percorso strategico. Una scelta che ci onora profondamente, perché dimostra fiducia nelle nostre competenze e nel nostro approccio integrato alla gestione delle emergenze complesse.
Collaborare con un territorio come quello valdostano significa affrontare sfide uniche: un’estensione geografica ampia, la presenza di aree montane difficilmente accessibili, una popolazione distribuita in maniera capillare e l’esigenza di mantenere standard elevati di sicurezza anche in scenari a rischio. Il piano che abbiamo contribuito a sviluppare risponde proprio a queste necessità, con protocolli mirati, strumenti digitali di supporto alle decisioni e percorsi formativi per il personale coinvolto.
Siamo fieri di far parte di questa evoluzione e grati alla Valle d’Aosta per averci scelto. Un ringraziamento speciale all’Azienda USL e a tutti gli operatori coinvolti, per la collaborazione, l’impegno e la determinazione dimostrata fin dall’inizio.
Questo è solo l’inizio di un lavoro condiviso, dove la sicurezza delle persone viene prima di tutto.









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